“A un tratto non li riconosciamo più. I nostri figli non sembrano più loro, reagiscono in tutt’altro modo, più riservato, più brusco, spesso fuori misura. Ci appaiono troppo tristi, troppo allegri, troppo solitari, troppo socievoli e talvolta tutte queste cose assieme. Ci sconcerta la loro improvvisa imprevedibilità. (…) pensavamo di aver imparato a conoscerli, i nostri figli, eravamo convinti di saper intuire i loro umori, di controllare il loro carattere e, perciò, di poterne prevedere le reazioni. Sapevamo cosa aspettarci, o, almeno, così credevamo, e fino a un certo momento abbiamo avuto ragione di crederlo. Sapevamo che la rivoluzione era alle porte, che avrebbe scompaginato i ruoli e trasformato la vita familiare di ogni giorno. Gli amici ci avevano avvertito. Sapevamo che sarebbe successo e, nonostante la preoccupazione, pensavamo di essere preparati, pronti quanto basta, almeno. E invece no. L’adolescenza dei nostri figli è un evento brusco, a cui noi genitori arriviamo sempre, ogni volta, impreparati. Non c’è manuale che valga: è un passaggio difficile da gestire, per noi e per loro” (Ammanniti, 2015)
Molto spesso sono questi i sentimenti, il disorientamento, la confusione, la rabbia, lo sconforto con cui i genitori e i figli si confrontano durante l’adolescenza.
In queste situazioni, la consulenza e il sostegno psicologico per i genitori, per i ragazzi e per la famiglia possono essere utili per far emergere il disagio, descriverlo, condividerlo, prendersene cura e trasformarlo in una opportunità di crescita per il ragazzo/a e per il nucleo familiare.
Quando il disagio riguarda contemporaneamente più aspetti, quando emerge in modo improvviso o viene trascurato per lungo tempo può trasformarsi in una sofferenza più profonda che si esprime attraverso differenti tipologie di sintomi espressi dall’adolescente:
Quando il sintomo si manifesta, esso apre le porte alla possibilità di prendersi cura della sofferenza che lo alimenta. Il ragazzo, i genitori e la famiglia possono beneficiare di un percorso di psicoterapia che può declinarsi in varie forme a seconda della situazione specifica, delle possibilità in campo e delle direzioni di cambiamento possibili. La direzione del percorso terapeutico è orientata a cogliere le opportunità e le sfide dell’adolescenza per la crescita dei figli e la trasformazione della famiglia.
Psicoterapia individuale con l’adolescente, previo consenso informato dei genitori e con sistematico rimando ad essi dell’andamento del percorso con il figlio.
Psicoterapia con la famiglia, con sedute che prevedono la presenza della famiglia al completo oppure di alcuni dei suoi membri (solo genitori, solo figli, un genitore con un figlio ecc.) al fine di favorire l’emersione delle dinamiche relazionali che hanno originato il sintomo, lo mantengono o ne impediscono la risoluzione.
Stare accanto al disagio, alla sofferenza, alla fatica, allo sconforto in adolescenza permette piano piano di riconoscere non solo gli aspetti faticosi, ma anche le caratteristiche positive di questa fase del ciclo di vita.
Intensa emotività, ricerca di novità e di innovazione sociale, coinvolgimento nelle relazioni sociali, esplorazione creativa, ricerca di identità e di un positivo sentimento di sé, spinta verso l’autonomia sono tutti tratti distintivi dell’adolescenza. Essi portano con sé tante sfide e difficoltà e allo stesso una carica vitale consistente. Orientare queste caratteristiche verso un percorso di evoluzione, significa affiancare genitori, ragazzi e famiglie in questa transizione affinché essa possa caratterizzarsi come una tappa centrale del percorso della vita, in cui saper sostare e di cui conservare la forza vitale per le tape successive (Siegel, 2014).
Articolo a cura della
Dott.ssa Tiziana Mannello
Psicologa Psicoterapeuta a Saronno
Dott.ssa Tiziana Mannello
Psicologa Psicoterapeuta
Saronno
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Lombardia n. 10970
Laurea in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione - Specializzazione in Psicoterapia sistemico-relazionale
P.I. 02230660181
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